Giardini contro l’inquinamento
Blocco del traffico a Milano? Alberi e arbusti possono fare molto contro l’inquinamento delle nostre città
In questi giorni le centraline di rilevamento degli inquinanti atmosferici hanno superato per l’ennesima volta le soglie di guardia, tanto da spingere molte Amministrazioni ad approntare misure di emergenza quali il blocco del traffico. Ma cosa si può fare, oltre a queste impopolari – e chissà quanto utili – misure dell’ultimo minuto?
Tempo fa, nel corso di un convegno, gli alberi sono stati definiti il “fegato verde” delle città. La vegetazione, infatti, non è solo un polmone verde capace di assorbire anidride carbonica e restituirci prezioso ossigeno, ma è anche un alleato fondamentale in grado di trattenere le polveri sottili. In particolare, alberi e arbusti hanno un’efficacia diversificata: i primi, grazie alla chioma molto estesa, possono intercettare grandi quantità di polveri; gli arbusti, invece, sono un po’ meno efficienti ma, dal momento che loro malgrado sono a livello dei tubi di scappamento, possono bloccare gli inquinanti proprio dove si originano.
Come fanno gli alberi a bloccare gli inquinanti dell’aria?
Buona parte della capacità disinquinante di alberi e arbusti è data dalla loro capacità di adsorbire le particelle inquinanti, bloccandole sulla superficie fogliare e sequestrandole in attesa che una pioggia le dilavi. Non tutte le specie di alberi, tuttavia, sono in grado di sequestrare gli inquinanti nello stesso modo. Le specie più efficienti sono quelle che presentano una grande massa fogliare e quelle che dispongono di foglie dotate di tricomi (peli fogliari) o che comunque hanno una superficie scabra.
Ma le piante non si limitano a bloccare fisicamente le particelle fini. Sono in grado di assorbire inquinanti gassosi come il monossido di carbonio, il biossido d’azoto e l’anidride solforosa, ma anche l’ozono.
L’agronomo a Cinisello Balsamo: progettista dell’aria pulita!
Cinisello Balsamo è uno dei comuni dell’hinterland milanese che spesso deve affrontare la cosiddetta emergenza smog. Si tratta di un comune densamente abitato, dove il traffico è elevato, ma nel quale, fortunatamente, non sono pochi i polmoni (e i fegati) verdi capaci di depurare l’aria. In particolare, ho avuto modo di visitare molti complessi condominiali dotati di giardini, quasi tutti realizzati diversi decenni or sono e, quindi, bisognosi di cure arboricolturali e agronomiche adeguate. In città, infatti, gli alberi invecchiano precocemente e richiedono interventi di manutenzione accorti e solo quando occorre (soprattutto per quanto riguarda le potature sugli alberi d’alto fusto). Nei giardini e nei parchi condominiali di qualità un capitolato per la gestione del verde è quindi un elemento irrinunciabile, non solo per motivi di carattere ornamentale e paesaggistico ma anche per permettere alle piante di espletare le proprie funzioni ecosistemiche.
Nei nuovi interventi, invece, quando si progetta un nuovo giardino (o il rifacimento di parti di un giardino esistente), studiare un sistema vegetale complesso – a livello di villa singola o di giardino condominiale – è fondamentale per realizzare giardini capaci di contrastare l’inquinamento cittadino e per respirare aria più pulita nei pressi delle nostre abitazioni. La scelta delle specie da mettere a dimora è ancora la fase più importante nella vita di un giardino: meglio approfondire lo studio del sito e non limitarsi ad acquistare le piante che ci vuole vendere il giardiniere di turno. Il risparmio iniziale (ammesso che ci sia) sarebbe vanificato nel corso degli anni a causa di maggiori necessità manutentive e minori servizi ecosistemici. È importante sapere che le piante emettono naturalmente alcuni composti organici volatili che possono reagire con alcune molecole presenti nei contesti inquinati e aumentare così la deleteria concentrazione di azoto nella bassa atmosfera. Fortunatamente solo alcune specie sono responsabili di questi fenomeni: piante che vanno accuratamente evitate in città.
Luca Masotto (dottore agronomo Milano n. 1212) è a disposizione per informazioni e preventivi al numero 333 4603805 o via email all’indirizzo studio@lucamasotto.it.
Tramite il marchio HD Garden realizzo giardini e terrazzi progettati su misura (www.hdgarden.it).